Se un discorso ti cambia la vita

Il suo è stato l’intervento più applaudito all’assemblea dei circoli del Pd. Il video con le sue parole è stato visto migliaia di volte su internet e su Youdem è dopo soli due giorni il video più visto di tutto il mese di marzo. Non parliamo di Dario Franceschini o di un altro dirigente nazionale del partito bensì di Debora Serracchiani, avvocato 38enne, consigliere provinciale del Pd a Udine e dirigente locale del partito. Ha preso la parola poco prima delle conclusioni del segretario e sicuramente nessuno si aspettava che il suo intervento potesse trascinare in questo modo la platea, riuscendo a dare una rappresentazione appassionata e fedele delll’umore della base del partito dopo le polemiche e la crisi di consensi che hanno portato alle dimissioni di Walter Veltroni. Un intervento concreto che è riuscito a riscaldare il pubblico senza cedere alle facili tentazioni della demagogia e della retorica anti-dirigenza: un elenco puntuale di critiche e osservazioni che ha toccato in modo semplice ed efficace tutti i tasti dolenti del partito – dalle indecisioni sul testamento biologico alla ricerca sfrenata di visibilità mediatica, dalla linea politica ondivaga al rapporto col partito di Di Pietro – per arrivare poi al passaggio centrale e più applaudito. «La verità è che in questi pochi mesi di vita del Partito Democratico ho avuto la netta impressione che l’appartenenza al nuovo partito fosse sentita molto di più dalla base che dai dirigenti». Applausi a spellarsi le mani, ampi sorrisi da parte del segretario, urla di incoraggiamento di un pubblico formato esclusivamente da dirigenti locali come lei: coordinatori cittadini e di circolo, membri degli esecutivi regionali, provinciali e comunali. Persone che durante questi mesi hanno faticato per tenere in piedi il partito e che oggi guardano rinfrancate alla gestione del nuovo segretario: «Franceschini ha il compito di dare una credibilità nuova a questo partito e ci sta riuscendo alla grande».

La storia della politica recente ha visto diversi personaggi emergere dall’anonimato e lanciarsi verso brillanti carriere politiche grazie a discorsi particolarmente riusciti. L’esempio più noto è quello di Barack Obama, poco più che sconosciuto quando nel 2004 prese la parola durante la convention democratica e impressionò i presenti con la sua storia e la sua abilità retorica. Un simile percorso è stato seguito da David Cameron, giovane leader dei conservatori inglesi e probabile prossimo primo ministro britannico, e da Maurizio Martina, 30enne segretario del Pd lombardo e membro dell’esecutivo di Dario Franceschini. E’ troppo presto per dire se il discorso di Debora Serracchiani rappresenterà il suo primo passo verso una carriera politica di livello nazionale. Quello che sappiamo già è che su internet il suo discorso sta girando parecchio, incontrando un gradimento praticamente unanime: decine di link e citazioni da parte di blog e gruppi di discussione, diversi gruppi su Facebook la vogliono segretaria del Pd se non addirittura presidente del consiglio. I più numerosi oggi sono «quelli che avrebbero detto proprio le stesse cose di Debora Serracchiani». Sono tanti, e sabato nelle parole di un dirigente locale del partito si sono uniti rivolgendo alla dirigenza del partito speranze e richieste. Che si sappia: quando si parla di «radicamento sul territorio», si parla di loro.

(Francesco Costa, per l’Unità)

P.S.
ieri le ho scritto, per farle i complimenti.